Questa mattina, un nuovo tweet di Alarm Phone, aeva fatto scattare l’allarme per un barcone con a bordo 56 migranti, che si trovava in pericolo nel Mediterraneo. Dopo qualche ora è arrivata la notizia, diffusa da UNHCR, che il barcone si è capovolto. I soccorsi sarebbero già partiti e sono in arrivo sul posto.
L’allarme per i migranti in difficoltà
“Siamo stati contatti da un barca in pericolo con circa 56 persone a bordo, partita dalla #Libia giorni fa. Abbiamo informato le autorità in #Libia, #Italia e #Malta ma nessuno ha lanciato un soccorso“, denuncia Alarm Phone. Durante la notte, una nuova richiesta di aiuto: “Abbiamo perso contatto con la barca alle 22.22. Tutte le autorità sono state allertate di continuo ma non reagiscono, e per quanto ne sappiamo non hanno mandato alcun soccorso”.
Abbiamo perso contatto con la barca alle h22.22. Tutte le autorità sono state allertate di continuo ma non reagiscono, e per quanto ne sappiamo non hanno mandato alcun soccorso. Non sappiamo se le 56 persone possano sopravvivere un’altra notte in mare. Non lasciatele annegare!
— Alarm Phone (@alarm_phone) September 28, 2019
“Durante la notte non siamo riusciti a parlare con le 56 persone in pericolo. La cosiddetta guardia costiera libica e le autorità Europee stanno ignorando le nostre richieste di salvataggio. Questa è omissione di soccorso“, scrive ancora Alarm phone questa mattina.
I naufragi in Turchia e in Grecia
Nel frattempo, la Guardia Costiera Turca ha annunciato di aver salvato un gruppo di migranti al largo della costa turca, dopo il naufragio del loro barcone. Le autorità turche hanno fatto sapere che si tratta di 15 migranti, tra cui 2 bambini e un uomo che si sospetta sia il trafficante a bordo del barcone. La provenienza delle persone naufragate sarebbe siriana e palestinese. Inoltre, la Guardia Costiera ha confermato la morte di sette migranti, cinque bambini e due donne, al largo dell’isola di Chios.