La vicenda sui presunti fondi russi alla Lega si contorna di nuovi particolari. Sono stati identificati due dei tre cittadini russi presenti durante l’incontro tenuto a Mosca nell’hotel “Metropol”. Il sito di “BuzzFeed” ha parlato di Andrey Yuryevich Kharchenko e di Ilya Andreevich Yakunin: l’accusa è di corruzione internazionale. Tra gli indagati vi è anche l’esponente della Lega, Gianluca Savoini, all’epoca portavoce di Matteo Salvini.
Fondi russi alla Lega di Salvini
Secondo la testata vi sarebbero dei legami con Aleksandr Dugin, estremista di destra, e con Vladimir Pligin (politico vicino a Putin). Resta fissata per giovedì 5 settembre l’udienza del Tribunale del Riesame di Milano. Alla base vi è la discussione sul dissequestro di computer e telefoni chiesti dai legali di Savoini, dal legale Gianluca Meranda e Franco Vannucci: le indagini li vedono accusati per corruzione internazionale. Le difese sono al lavoro per smontare la prova madre che li accusa: si tratta dell’audio dell’incontro tenuto all’hotel moscovita.
I dettagli dell’audio come prova fondamentale per le indagini
Secondo l’AdnKronos una delle carte è quella del «discredito sulla persona seduta al tavolo del Metropol a Mosca che ha registrato e fornito l’audio. Si tratta della fonte che il giornalista dell’Espresso Stefano Vergine ha sempre tenuto riservata avvalendosi del segreto professionale. La fonte “sconosciuta” potrebbe, a dire dei difensori, rendere non utilizzabile l’audio nel caso in cui si dovesse arrivare a un processo».