Lunedì 26 agosto, a Busto Arsizio, in provincia di Varese, è stato trovato il corpo ormai senza vita di una 19enne. Secondo una prima ricostruzione, la giovane si sarebbe suicidata ingerendo degli psicofarmaci. Non si conoscono però ancora le motivazioni che le avrebbero portata all’estremo gesto. Gli inquirenti, che stanno scavando nel passato della ragazza, hanno già scoperto una storia familiare allucinante. La 19enne avrebbe subito molti abusi dall’allora convivente della madre quando era ancora una ragazzina.
19enne trovata senza vita a Busto Arsizio
Per adesso, dunque, ad appena 48 ore dalla scoperta del cadavere, sarebbe la pista familiare quella battuta dagli investigatori. Le indagini sono coordinate dal pm Flavia Salvatore. La 19enne, che viveva con un compagno italiano che non aveva nemmeno denunciato la scomparsa, è stata trovata con in tasca un biglietto datato 23 agosto, la probabile data della morte. Qui la giovane ha scritto di volere “togliere il disturbo”.
Secondo le prime ricostruzioni, la 19enne, cittadina romena, lavorava in nero in un bar della zona. L’unico familiare che aveva in Italia era la madre, anche lei residente a Busto. Tuttavia, neppure la mamma aveva allertato le autorità dopo la sparizione della figlia.