La nave della Ong Proactiva Open Arms si trova in acque italiane. Nonostante il divieto imposto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ieri il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della nave, annullando il divieto di ingresso nelle acque territoriali.
Open Arms in acque italiane
“#OpenArms già in acque italiane con l’autorizzazione delle autorità. Il decreto Salvini ha cessato di essere in vigore nonostante le nuove minacce. Non abbiamo ancora i permessi per accedere al porto. Una lunga notte, ma la fine è vicina“, ha annunciato su Twitter la nave. Ora è in arrivo a Lampedusa.
?#ULTIMAHORA #OpenArms ya fondeado en aguas italianas con autorización por parte de las autoridades. El decreto de Salvini ha dejado de tener efecto a pesar de las amenazas de uno nuevo. No tenemos aún permiso para entrar en puerto.
— Open Arms (@openarms_fund) August 15, 2019
Una noche larga, pero el final se acerca. pic.twitter.com/iN83fFtgH3
Il divieto del Viminale
La decisione del Tar del Lazio è arrivata dopo che il Ministro Salvini aveva annunciato la firma di un nuovo divieto di ingresso. “Ho firmato il nuovo divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane per la nave Ong Open Arms”, aveva scritto Salvini sui social. “Chi si adopera per riaprire i porti non fa un dispetto a Salvini, fa solo il male del Popolo Italiano” . “Buonanotte Amici, io non mollo“, aveva concluso.
La decisione di Elisabetta Trenta
Ora la nave si trova davanti a Lampedusa, e il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta si è rifiutata di firmare il decreto per negare l’ingresso e il transito in acque territoriali. Una decisione che, se non sorprende, sicuramente non va giù al Viminale, che negli ultimi giorni sta rice e do una serie di scacchi.
“Ho deciso di non firmare il nuovo decreto del ministro degli Interni volto a negare l’ingresso, il transito e la sosta nelle acque territoriali della nave dell’Ong Open Arms a seguito della sospensiva disposta dal Tar del Lazio sul precedente analogo provvedimento”, ha spiegato Elisabetta Trenta in una nota. E aggiunge: “Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità. Per questo non ho firmato”.
Per il Ministro , “non si può infatti ritenere che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonché le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria (sussistenza di fumus boni iuris e periculum in mora), che anzi si sono verosimilmente aggravati”.
La risposta di Salvini
Matteo Salvini ha replicato duramente alle parole del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. “Umanità non significa aiutare trafficanti e Ong. È grazie a questo presunto concetto di”umanità” che negli anni di governo del PD l’Italia è diventata il campo profughi d’Europa “, scrive su Twitter Salvini. ” Per me umanità significa investire seriamente in Africa, non certo aprire i porti italiani“, conclude.
Per me umanità significa investire seriamente in Africa, non certo aprire i porti italiani. #OpenArms
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 15, 2019