Il video hard che li ha come protagonisti è stato diffuso in una chat di Whatsapp, e ora le vittime chiedono che venga applicata la pena per il reato di revenge porn. Non si parla d’altro che dei due, a Gubbio, e così la coppia ha deciso di presentare una denuncia al momento contro ignoti.
Il video hard diffuso su Whatsapp a Gubbio
L’uomo nel video racconta il calvario che ha dovuto subire insieme alla compagna in queste settimane. “Ti senti ferito, perseguitato, osservato, senza aver fatto nulla di male o commesso un reato. Capisci perché quella ragazza si è uccisa, ci sono momenti in cui ti passa per la mente una cosa del genere”, ed esprime solidarietà per la famiglia di Tiziana Cantone, che si suicidò dopo la diffusione di video amatoriali. “Denunciare è importante. Se ti fai schiacciare è un attimo finire a commettere gesti estremi”, dicono insieme, lui e la compagna.
Ora, chi ha diffuso il video e chi lo ha condiviso, ma anche chi lo ha scaricato, rinominando il file con il nome dei protagnisti, è perseguibile ai sensi della legge sul Revenge porn. La divulgazione di queste immagini infatti, “ha lo scopo deliberato di diffamare, con insinuazioni abiette, due persone che non hanno commesso alcun reato”, aggiungono i promotori dell’esposto.
Il reato di revenge porn
La coppia, ha spiegato il loro avvocato Tiziana Zeppa, ha presentato due diversi esposti contro ignoti, e lo ha fatto anche in modo congiunto. Inoltre, hanno fornito anche elementi che “a nostro avviso possono essere utili per risalire a chi ha diffuso il video” .