La polizia ha arrestato dopo 4 anni di latitanza Domenico Crea, boss della cosca di Rizziconi a sua volta imparentata con la famiglia Alvaro di Sinopoli. Crea era ricercato dal 2015. Era latitante a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare che lo aveva raggiunto. Per la quale, avrebbe dovuto scontare 15 anni di carcere per associazione mafiosa ed estorsione.
L’arresto del boss Domenico Crea
Quello non è stato l’unico provvedimento per associazione mafiosa da cui Domenico Crea è stato colpito, tanto da essere poi condannato in via definitiva a 21 anni di carcere. L’uomo, nel frattempo, era inserito nella lista dei latitanti più pericolosi. Il suo arresto è avvenuto a Santa Domenica di Ricardi, in provincia di Vibo Valentia. Qui si era ritorato in compagnia della moglie e delle due figlie più piccole, ed era in possesso di 5000 euro in contanti. Ora, al vaglio degli inquirenti, c’è anche la posizione dei proprietari dell’immobile dove alloggiava la famiglia del boss della ‘ndrangheta.
La polizia, sotto la direzione della Dda di Reggio Calabria, aveva inziato le indagini già tre anni fa. Ma le attività per individuare Crea erano state intensificate con l’arresto del fratello Giuseppe, dopo cui Domenico era diventato ufficialmente capo della cosca di Rizziconi.