Il virus Ebola torna a fare paura, e questa volta entro i confini nazionali. L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato lo stato di emergenza internazionale a fronte dell’epidemia in Congo, e il Ministero della Salute ha chiesto una riunione per valutare i controlli all’aeroporto di Fiumicino per chi arriva dalle zone colpite. In particolare, il Ministero darà disposizioni precise sul protocollo da seguire in caso di passeggeri infetti.
Il comunicato del Ministero sul virus Ebola
Il comunicato del Ministero della Salute ha spiegato che ‘‘ad oggi vengono eseguiti controlli sanitari sugli operatori delle Organizzazioni governative e le Ong che rientrano dalla Repubblica democratica del Congo”. Infatti, i loro rientri, programmati ”sono sempre indiretti, con scalo, di norma in un paese Ue, possono però arrivare anche con voli extra Eu, ad esempio dall’Etiopia”.
Il documento spiega poi quali siano le azioni degli Uffici di sanità che dovranno scattare a Fiumicino. In particolare, dovranno segnalare ”voli diretti/indiretti (con scalo intermedio) dalla Repubblica democratica del Congo e dal Ruanda’‘. Inoltre, per tutte le compagnie aeree con voli in arrivo scatterà l’obbligo di avere a bordo un numero di “schede di individuazione passeggeri per fini di sanità pubblica” (plc) pari al numero di passeggeri ed equipaggio imbarcabili. Questa scheda deve essere compilata nei casi in cui l’autorità di sanità pubblica sospetti la presenza di una malattia infettiva. Qui infatti i passeggeri dovranno fornire informazioni utili. Tra queste, quelle anagrafiche ma anche il numero del volo al posto su cui si è seduti sull’aereo.