C’è stato un fermo per lo stupro al Factory di Roma, la popolare discoteca non lontano dallo stadio Olimpico della Capitale. La ragazza, una 21enne di origine etiope, era stata violentata da alcuni ragazzi nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi.
Il fermo per lo stupro al Factory di Roma
Per la violenza alla 21enne etiope è stato fermato un giovane romeno di 25 anni, che al momento è gravemente indiziato del reato di violenza sessuale di gruppo aggravata. Ora fermo sarà sottoposto alla convalida del gip. Ma l’attività degli investigatori non si ferma: restano ancora da individuare gli altri due responsabili dello stupro al Factory di Roma.
Ragazza violentata a Roma
La 21enne etiope, dopo i soccorsi di alcuni passanti, è stata portata in ospedale dal personale sanitario. La Polizia sta indagando da maggio per fare luce su quanto denunciato e accaduto. E’ stato un fascicolo per violenza sessuale di gruppo. Le immagini, riprese dalle telecamere di video sorveglianza, sono state acquisite come elementi al vaglio degli inquirenti.
La testimonianza della titolare della discoteca
La titolare della discoteca Factory Club di Roma ha raccontato all’AdnKronos di aver soccorso la ragazza subito dopo la violenza. “La ragazza è stata stuprata fuori, quando è rientrata in lacrime io e mio fratello l’abbiamo soccorsa. Piangeva disperata, non riusciva a parlare. L’abbiamo fatta sedere e le abbiamo dato un bicchiere d’acqua prima di chiamare 118 e polizia“, ha raccontato la donna, che gestisce il locale insieme al fratello e alla madre.