A più di sette mesi dall’autopsia, la salma non è stata ancora restituita al dolore dei familiari ed alla possibilità di esequie e commiato religioso. È la salma di un neonato morto lo scorso 20 novembre e sul cui decesso la madre, senza neanche aver potuto vedere il corpo, aveva sporto denuncia in Procura a Santa Maria Capua Vetere. Proprio la magistratura aveva disposto quell’esame tanatologico che però non era culminato con la restituzione della salma del piccolo ai suoi cari.
Autopsia sul corpo del bambino
A denunciare il fatto che aveva avuto origine e storico presso l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, come riporta Caserta News: “Ci è stata segnalata la vicenda di una donna che ha partorito all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta lo scorso 20 novembre ma, a distanza di poche ore, le è stato detto che il bambino era morto. Non ha mai avuto modo di poterlo vedere. Ci ha riferito che, come documentazione, avrebbe ricevuto unicamente la lettera di dimissione. Dopo la dimissione ha denunciato la vicenda all’autorità giudiziaria e la Procura ha disposto l’autopsia”.
“La salma, però, non le sarebbe mai stata restituita. Considerando che oramai sono passati svariati mesi dal momento della disposizione degli esami autoptici è molto preoccupata e vuole giustamente sapere che fine ha fatto la salma del suo bambino. A tal proposito abbiamo inviato una nota alla Procura di Santa Maria Capua Vetere che, all’epoca, dispose l’autopsia per chiedere notizie. Riteniamo – conclude Borrelli – che sia passato un lasso di tempo ampio e che la madre abbia tutto il diritto di riavere la salma del bambino”.