La Corte di Appello di Ancona ha condannato l’ex direttore generale di Banca Marche Massimo Bianconi e l’imprenditore Davide Degennaro. Il primo ha ricevuto una condanna a tre anni di reclusione. Il secondo, invece, ha una pena sospesa per due anni. L’accusa è quella di corruzione tra privati per quanto riguarda il processo del crac causato dalla banca.
Banca Marche, la vicenda
Nello specifico si tratta di presunti scambi di favori avvenuti tra il 2010 e il 2012 tra l’ex direttore generale e due imprenditori. La vicenda riguarda un bene immobile, acquistato in zona Parioli a Roma, da una società che fa capo alla famiglia di Bianconi. Per quanto concerne l’imprenditore Vittorio Casale, assolto in via definitiva, sono state respinte le «statuizioni civili della Nuova Banca Marche». Sono stati confermati i sequestri, a cui si aggiungono le confische, a carico degli imputati nel crac dell’istituto di credito.