Il caso della Sea Watch 3 è tato oggetto di un lungo colloquio tra il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e il premier olandese Mark Rutte. Il colloquio è avvento al termine di un incontro preliminare al summit fra i membri europei presenti al G20 di Osaka. I due premier si sono isolati dal resto dei partecipantio al summit per poter discutere della posizione della Sea Watch, da due settimane ferma davanti a Lampedusa.
Sea Watch 3, l’irritazione italiana
Già al suo arrivo ad Osaka, Conte aveva annunciato l’avvio dei contatti diplomatici con l’Olanda, esprimendo la “forte irritazione” italiana per la situazione. Il capitano della Sea Watch, infatti, contravvenendo a quanto stabilito dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha forzato il blocco. Si è avvicinata al porto di Lampedusa per far sbarcare i 42 migranti salvati ormai due settimane fa. La nave batte bandiera olandese, ma dal Paese, fino ad ora, non c’era stata alcuna dichiarazione sulla situazione.
La situazione attuale
Nel frattempo, un migrante è stato fatto sbarcare per motivi medici, e insieme a lui è sceso anche un bambino che lo accompagnava. Il numero dei migranti a bordo è sceso quindi a 40, che hanno trascorso la seconda notte in rada a circa due miglia dalla costa visto che lo sbarco è ancora stato negato.
Il possibile accordo con i Paesi Ue
Intanto, potrebbe esserci un accordo con gli altri Paesi membri dell’Ue. Infatti Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e altri Stati si sono disponibili ad accogliere i migranti. La notizia è stata confermata dalla Farnesina.