Decine di cartelloni “pruriginosi” che da qualche tempo hanno fatto la loro comparsa per le vie di Roma. Su uno sfondo dall’ammiccante colore fucsia, una frase stampata a grosse lettere al loro centro recita: “Cercasi scambisti”. E giù dunque con il toto significato, ovviamente con una prevalenza assoluta di interpretazioni sessuali, come se quei cartelli invitassero i romani a frequentare un locale per scambisti o a incrementare incontri su chat erotiche.
“Cercasi scambisti”, il mistero dei cartelli a Roma
In effetti il web c’entra ma per tutt’altro motivo che è arrivato ben presto a svelare l’arcano. Si tratterebbe di una app, per la precisione di un’app che gestisce il car sharing secondo una formula che, almeno per la Capitale, è assolutamente innovativa. Si chiama Popmove ed è in buona sostanza un programma scaricabile che permette di gestire il mercato del mobility sharing. La particolarità sta nel fatto che non si tratta di auto di soggetti terzi deputate alla bisogna, ma di vetture private che possono essere messe a disposizione dell’utenza nei loro momenti di “fermo”.
Come funziona l’app
Se un proprietario cioè va in ferie o per lavoro deve assentarsi con altri mezzi può affidarsi a Popmove e noleggiare il proprio veicolo a terze persone, consentendo un risparmio all’utenza e innescando una benevola spirale di introito. Il noleggio è possibile su un range temporale da 1 a 29 giorni su tutto il territorio nazionale. Stiano dunque tranquilli i romani: nessuno vuole portarli sulla via della perdizione, solo sulla via, ma quella che si percorre, non quella che si intraprende con un occhio all’intimo indossato.