Striscione ritoccato ad uso di Salvini, ma stavolta con più garbo. Sta tenendo banco, ovviamente in sedi più social che istituzionali, il post con cui Matteo Salvini ha illustrato uno striscione con il quale una sedicente donna lo invitava a salire in casa, stante l’assenza del marito. Prima di partire alla volta di Washington, il vicepremier aveva postato sulla sua pagina Fb la foto dello striscione a metà fra l’idolatrante e l’allusivo, con la frase “C’è balcone e balcone. E a me, se non incitano alla violenza, piacciono tutti, belli e brutti. Tristi quelli che si prendono troppo sul serio”.
Lo striscione dedicato a Salvini
La foto è risultata essere un abile ritocco “photoshoppato” con un programma di post produzione su una matrice che aveva tutt’altra natura. Lo striscione originario infatti recava non la scritta “Salvini sali, mio marito non c’è”, bensì un più truce “Salvini sali, che ho voglia di legittima difesa”. Insomma, c’era una prima parte rimasta inalterata ed una seconda riconfigurata alla bisogna con un messaggio da pubblicistica da leader amicone da sagra che ha grip sulle donne.
Ad onor del vero Salvini non ha assolutamente lasciato intendere che la foto con l’allusione sessuale a lui fosse genuina. La sua intenzione, secondo Giornalettismo, pare essere stata solo quella di farsi una risata e dare polpa alla faccenda ormai consacratissima del capo domestico e piacione. L’effetto c’è stato e, analfabeti funzionali a parte, la faccenda si è risolta per quello che era: una simpatica boutade che è finita lì.