Sembrava un turista tra i tanti che decidono di visitare la città di Roma ma in realtà era un guardone intento nel fare foto osé. Il bastone per i selfie serviva, non per fare degli autoscatti, bensì, per immortalare il fondoschiena delle tante turiste sparse nelle zone tra Colosseo e piazza Navona. L’uomo tentava di inquadrare sotto le gonne e quando non riusciva si “limitava” nel riprendere i corpi delle .
L’uomo è stato condannato ieri, venerdì 14 giugno, a un anno e quattro mesi di carcere. Il giudice lo ha giudicato con rito abbreviato. Secondo le indagini è emerso che soltanto in un caso si era spinto nel palpeggiamento con annesso filmino. Si tratta di un informatico di 40 anni che risiede nella zona dei Castelli Romani.
Foto osé alle turiste, cosa è emerso dalle indagini
Il caso risale a qualche anno fa quando una donna della Thailandia richiamò l’attenzione per le molestie subite dall’uomo. Il personale di Polizia ritrovò sul telefono dell’uomo 45 filmati registrati nella medesima giornata. Ma i video, in realtà, erano numericamente molti di più (quelli presenti in memoria). L’uomo si fingeva un turista qualunque ma l’obiettivo era tutt’altro.
Il gip ha disposto il divieto di ingresso a Roma con conseguente obbligo di dimora nel centro di residenza. Obbligo di firma da apporre in caserma, inoltre, al rientro a casa ogni sera. La richiesta iniziale era di 4 anni e otto mesi di carcere in quanto sul proprio telefono era presente variegato materiale di chiara matrice pornografica.