Scacco giudiziario alla “Banda degli Onesti” che aveva stampato di suo milioni di euro falsi prima di incappare, l’anno scorso, in un blitz delle Fiamme Gialle che interruppero i sogni hawaiani dei sui tre componenti. Tre anni di condanna per 8 milioni di euro falsi, stampati e confezionati con cura in una zecca farlocca di Maruggio, in provincia di Taranto. Tanti ne avrebbe tirati fuori dalle rotative un 43enne pugliese che è stato condannato atre anni assieme a due complici campani.
“Banda degli Onesti”
L’uomo ha patteggiato la pena assieme ai complici dopo che la Guardia Di Finanza aveva trovato lui e i suoi tre compari intenti a compiere le stesse azioni che, su pellicola, avevano reso famoso il film con Totò e e Filippo “La banda degli Onesti”. Secondo Caserta News “i tre furono tratti in arresto in un casolare di Maruggio, in provincia di Taranto, mentre erano intenti a stampare e confezionare banconote da 50 euro, pronte per essere illecitamente immesse sul mercato”.
E in quella zecca farlocca c’era davvero di tutto: sofisticatissime macchine da stampa off set e matrici false ma molto ben rifinite. Tutta l’attrezzatura proveniva dall’hinterland napoletano e il locale – una vecchia villetta estiva in uso ad un figlio dell’indagato – era stato perfino riattato strutturalmente per far si che potesse ospitare i voluminosi macchinari per produrre banconote.