
La scoperta del tradimento della moglie è stato troppo per lui, un sessantenne di Milano, che non ha retto al ritrovamento delle prove schiaccianti e ha deciso di togliersi la vita. Prove però, che risalivano a 30 anni fa, alla fine degli anni ’80. Un tradimento lontano nel tempo, ma ancora troppo scottante per l’uomo che riordinando la casa dove vive con la moglie ha trovato delle vecchie lettere d’amore, ma che purtroppo non erano indirizzate a lui.
La storia è stata raccontata dalle pagine milanesi de Il Giornale, che racconta come a scongiurare la tragedia sia stato l‘intervento della Polizia.
Il ritrovamento delle lettere e la decisione
Pare che l’uomo avesse trovato le lettere nascoste in fondo ad un cassetto, e, distrutto, avesse deciso di suicidarsi. Decisione di cui aveva messo a parte la moglie, annunciando che sarebbe andato a salutare per l’ultima volta il figlio. Forse la donna non l’ha preso sul serio, all’inizio, ma l’ha fatto certamente quando il 15 maggio, nel pomeriggio, il marito non è parso più rintracciabile. Nessuna notizia di lui dal mattino, quando era uscito di casa per andare dal figlio, e nessuna risposta alle telefonate. Così la donna ha allertato la Polizia, e sono partite le ricerche.
L’uomo è stato rintracciato solo verso el 16.15 in zona Navigli. Era chiuso in auto, e accanto a sé aveva una corda, pronta per essere utilizzata. Una storia che però si è risolta con le lacrime dell’uomo, che è scoppiato in pianto davanti alla Polizia.