Un esorcismo vero e proprio per il Fauno di Vergato. Un diacono locale ha annunciato che l’opera, che ha sembianze vagheggianti un look caprino demoniaco e che aveva fatto infuriare il senatore leghista Pillon, verrà sottoposta a un rito purificatore. Intanto qualcuno ha addirittura imbrattato la statua con del letame. Nei giorni scorsi erano state moltissime le polemiche scaturite dalla messa in posa dell’opera di Luigi Ontani nella cittadina del bolognese.
Fauno di Vergato
Nelle intenzioni quella statua doveva rappresentare un’allegoria del fiume Reno ma, nella percezione più “terra terra”, pareva rimandare alle fattezze di un fauno con il pene eretto. Manna per il parlamentare leghista Pillon, che nei giorni scorsi aveva tuonato contro un’opera che a suo avviso andava solo coperta con “una colata d cemento”. In merito era anche partita una raccolta firme che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto bloccare l’opera.
La seconda, sconcertante puntata della vicenda è di questi giorni: nelle stesse ore in cui la statua veniva vandalizzata da ignoti con dello sterco un diacono 52enne, Davide Fabbri, aveva annunciato che avrebbe addirittura sottoposto la statua a un rito di purificazione, con aspersione della statua a base di acqua mariana e sale. “La mia missione – aveva dichiarato lo zelante religioso a Giornalettismo – è chiudere le porte a Satana: lo zoccolo, le corna, l’occhio all’altezza dell’ombelico e la virilità esilarante sono chiari simboli satanici”. Dal canto suo il sindaco Massimo Gnudi aveva recepito l’istanza, comunicata all’artista, che ha chiosato: “Se vogliono credere ai gatti neri problemi loro”.