La vicenda di Vicenzo Paduano, vigilante 28enne in carcere per aver ucciso Sara Di Pietrantonio il 29 maggio 2016, si riapre. Il processo in Appello, infatti, è da rifare poiché l’intenzione è quella di propendere verso la condanna all’ergastolo. L’omicidio si verificò in via della Magliana a Roma.
La storia dell’omicidio di Sara Di Pietrantonio
Il Procuratore Generale Stefano Tucci, ha accolto il ricorso del Pg di Roma e rigettato quella della difesa dell’uomo. L’obiettivo finale era quello di quantificare la pena relativa al reato di stalking. Secondo l’accusa esso potrebbe essere considerato come un reato a sé stante e non una parte. La Corte di Assise d’Appello lo scorso maggio condannò Paduano a 30 anni di reclusione.
Stando alla Corte di Cassazione «la condotta di Vincenzo Paduano è stata originata da spirito punitivo e non da un impeto di gelosia nei confronti della sua ex fidanzata. Voleva esercitare dominio di possesso sulla vittima controllando ogni suo spostamento. Tutti gli elementi raccolti non consentono alcun ragionevole dubbio sulla fondatezza delle aggravanti».