Un uomo di 35 anni, che nella vita faceva il carabiniere, stava guidando ubriaco contromano sul Grande Raccordo Anulare: quella notte investì a morte Giuseppe Petraroli. Il responsabile dello scontro mortale, Agostino Filippo Rifici, è stato condannato a quattro anni e 4 mesi di carcere con l’accusa di omicidio stradale. L’uomo morì il 20 marzo 2018. Questa è la sentenza pronunciata dal Gup Andrea Fanelli dopo il rito abbreviato. I familiari della vittima, insieme agli amici, hanno protestato dopo la lettura della sentenza.
Processo sulla morte di Giuseppe Petraroli, cosa non va

In aula vi era la famiglia, la fidanzata Giordana, ma anche gli amici della Curva Nord della Lazio. Il Pubblico Ministero Edoardo De Santis aveva chiesto per il carabiniere, al momento dell’incidente non in servizio, sei anni e 8 mesi di carcere. Il Gup Fanelli ha ritenuto le attenuanti generiche facendo diminuire di un terzo la pena chiesta dalla Procura di Roma. Sulle mura della casa della fidanzata del ragazzo, situata alla periferia di Frascati, campeggia da giorni una scritta «Peppe sempre con noi».