Presa la banda di rapinatori che aveva terrorizzato la Puglia con assalti paramilitari ai portavalori. Lo Sco della Polizia, assieme a Mobile e Reparto Prevenzione Crimine del 113 ha dato scacco matto ad un gruppo che era diventato il terrore assoluto delle arterie regionali e che avrebbe avuto base logistica nel Foggiano. In un covo, un ex vivaio, gli investigatori hanno trovato armi da guerra, mezzi pesanti usanti per bloccare le strade e intraprendere la fuga e perfino una pala meccanica.
Fermate cinque persone
Il Decreto di fermo, disposto dalla Procura della Repubblica d Trani, ha interessato per ora cinque persone, tutte pregiudicate e residenti fra le province di Bari, Barletta, Andria e Foggia. Vengono descritti in atti come un “sodalizio criminoso dedito alla commissione di rapine a danni di furgoni portavalori in transito lungo le arterie autostradali pugliesi”.
Le indagini
Tutto ebbe origine con la rocambolesca rapina messa a segno, in perfetto stile militare, il 20 novembre del 2018, in A1 all’altezza di Canosa. Dieci o più persone con passamontagna ed armi pesanti attaccarono un furgone della Cosmopol. Da quelle indagini si era poi giunti ad un covo in località Stornarella, nel Foggiano. Lì, gli inquirenti avevano trovato un po’ di tutto, in pratica la “firma” dei criminali sul colpo in questione: giubbotti antiproiettile, utensili per scassinare furgoni a blindatura standard, un quantitativo ingente di piante di marijuana, auto, mezzi ed armi da guerra con munizionamento Fmj, camiciato o perforante. Sorvegliare il sito, pedinare i suoi frequentatori e fare riscontri incrociati con le celle radiomobili era stato un tutt’uno.
A metà mattinata un’apposita conferenza stampa darà maggior particolari sull’operazione, anche per incentrare gli stessi sull’esito della convalida dei fermi che si sta tenendo in questi minuti.