Un ragazzoè stato picchiato per un volantino a Catania da trenta antifascisti. La vittima era un militante della comunità identitaria “Spazio Libero Cervantes” della città. Gli avversari erano in trenta, l’hanno circondato e picchiato senza pietà. Pochi per ora i giornali e i politici che hanno condannato il gesto. Intanto, tra la comunità identitaria di cui il giovane faceva parte, arriva l’accusa: “Loro ‘restano umani’, ma solo con i migranti”.
L’aggressione
La vittima si chiama Enrico Maccarone, ed è stato picchiato ieri mattina all’entrata dell’Istituto De Felice, in piazza Roma. Il giovane, che milita in Assalto Studentesco, era colpevole di distribuire volantini che pubblicizzavano una manifestazione per festeggiare l’anniversario dell’Unità d’Italia.
All’improvviso l’assalto. In trenta si sono gettati all’attacco sferrando pungi e calci. Il ragazzo sarebbe stato anche colpito tante volte con un casco. Secondo i suoi compagni, il commando non era composto da ragazzi della scuola, ma da esterni. “Forse si è trattato di studenti che passavano di lì per unirsi al corteo organizzato da Libera per ricordare le vittime della mafia ed esprimere solidarietà ai migranti”.
Il ragazzo picchiato è stato trasportato all’ospedale Garibaldi. I medici hanno riscontrato la frattura di uno zigomo e lesioni agli occhi e alle orecchie, giudicate guaribili in quaranta giorni. Sulla vicenda indagano la Digos e la Questura.