Una baby gang aveva terrorizzato Aversa, nel Casertano. Il commando ha già riempito di botte e brutalizzato a calci e pugni due vecchietti. Spiccia e tremendamente efficace la tattica usata: il gruppo arriva a bordo di bici, attacca briga, pesta e fugge in pochi minuti. L’ultimo episodio si è consumato poche ore fa quando i membri della banda hanno aggredito con violenza spaventosa un anziano che passeggiava lungo un marciapiede di Aversa.
Caccia alla banda
Vittime e testimoni hanno riferito un particolare a suo modo agghiacciante: tutti i membri della gang non superano i 13 anni. La polizia era in caccia da ore ormai, dopo questo ennesimo episodio che sembra ricondurre entrambi i pestaggi – ce n’era stato un altro venerdì mattina sempre in danno di un ultra settantenne – ad un solo gruppo. Data l’età giovanissima dei presunti picchiatori non è stato difficile individuarli.
Identificati
Identificati i componenti della baby gang: il più grande ha 13 anni, mentre il più piccolo 10. Nel loro violentissimi raid i baby criminali hanno agito senza alcuna motivazione. A mettere sulla pista giusta gli agenti della polizia municipale la descrizione e le testimonianze dei numerosi testimoni delle scorribande del gruppo e la segnalazione, specifica, circa l’identità di uno di essi, un ragazzino di soli 11 anni che avrebbe avuto una specie di ruolo “carismatico” nelle dinamiche che avevano portato al pestaggio di due anziani.
Le indagini
Man mano che gli elementi raccolti dai municipali si assommavano, sono emerse anche altre aggressioni, sempre ad anziani, sempre con blitz veloci, calci, pugni, schiaffi e fuga a bordo di bici. I raid erano mattutini e gli agenti, in poche ore, hanno individuato il gruppo di baby bulli, non imputabili ai sensi della vigente legislazione perché tutti under 14. Il pool di investigatori messo su con rande celerità dal comandante della polizia municipale Stefano Guarino sta provvedendo in queste ore a notificare i verbali alle autorità competenti per eventuali azioni sulle famiglie e a predisporre i confronti “all’americana” con le vittime. Due di esse sarebbero state già avvisate e hanno raggiunto il comando cittadino.
Il secondo blitz della baby gang
Il secondo blitz, pare scaturito da una banale reprimenda da parte della vittima dopo il maltrattamento ad un randagio e scattato anch’esso alle 9 del mattino, era stato denunciato da un passante. Un giovane testimone pare avesse infatti assistito al pestaggio ed avesse immediatamente allertato la Polizia Municipale. I membri del “mini commando” però, in numero di tre, erano riusciti a dileguarsi poco prima dell’arrivo della pattuglia, lasciando l’anziano semi esanime e contuso a terra.
Il degrado sociale
L’orario in cui quei raid violenti sembrano concretizzarsi ha spinto i municipali e la Polizia di Stato a sorvegliare i luoghi abitualmente frequentati da minori che siano ormai fuori, chiaramente per abbandono e degrado sociale, vista l’età, dal contesto scolastico.