Una festa per la maggiore età sfocia in un lago di sangue. Duplice omicidio nel quartiere Zen di Palermo. A cadere sotto il colpi in un sanguinoso agguato sono stati un padre e suo figlio; il ragazzo aveva compiuto da poche ore 18 anni. Su moventi e dinamiche precise dell’agguato gli inquirenti stanno scavando nelle concitate ore dei festeggiamenti che, della tragedia, avevano funto da preambolo.
I vani soccorsi
Antonino Lupo, di 53 anni e suo figlio Giacomo, 18enne da nemmeno 24 ore, sono stati uccisi a colpi di pistola nella serata di ieri in via Rocky Marciano, a poche decine di metri dalla loro abitazione. Inutili i soccorsi immediati del 118, che ha provveduto ad un immediato trasporto del giovane Giacomo al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia. I congiunti delle vittime hanno invece soccorso e trasportato con mezzi loro Antonino, già agonizzante, nello stesso nosocomio, con esiti purtroppo altrettanto vani.
L’avvio delle indagini
Momenti di concitazione si sono registrati proprio in ospedale, dove i parenti delle vittime avrebbero (comprensibilmente) dato in escandescenza. Per una amarissima ironia della sorte Giacomo, che era incensurato e si occupava di pugilato, è morto in una strada dedicata proprio ad un grande pugile del passato. Le indagini stanno prendendo in esame lo storico delle ore immediatamente precedenti all’attentato: pare che proprio nel corso della festa per i 18 anni di Giacomo fosse scoppiata una lite. Mentre scriviamo sono in corso i serrati interrogatori di alcune persone che avrebbero partecipato a quell’alterco o che dello stesso sarebbero stati testimoni diretti. Non si escludono fermi entro la tarda mattinata.