Fiori rubati dalla tomba di un bimbo di soli due anni, morto a fine ottobre 2018 per una grave malattia. I genitori scrivono un biglietto per l’ignoto ladro e lo lasciano sulla tomba a mo’ di monito. Lui si chiamava Alessandro, viveva a Macrivello, nel Vercellese e aveva lasciato, comprensibilmente, uno sconforto talmente grande nella vita dei suoi genitori che a costoro non era rimasto altro da fare che visitare la tomba del loro bambino ogni giorno.
La triste scoperta
Scoprire che qualcuno aveva rubato i fiori sulla tomba di Alessandro per loro è stato uno schianto emotivo, difficile da intuire e da far ergere al “rango” di notizia di interesse, se non si è genitori e se la morte non ha fatto visita nella nostra casa con quel ghigno.
Come riporta il Corriere, i genitori di Alessandro, Stefano e Melissa, andavano ogni giorno al cimitero di Billiemme con la sorellina del piccolo deceduto. Una visita quotidiana che teneva vivo il ricorso e esorcizzava, in parte, un dolore galattico a cui ance solo dare un nome appare impossibile. Accorgersi che i fiori erano stati rubati e vergare un biglietto lasciato in bella vista sulla tomba è stato un tutt’uno: “Vergogna -. hanno scritto i genitori di Alessandro – come ci si sente a rubare i fori di un bambino morto a due anni? E se fosse capitato a tuo figlio?”.
Quel vasetto di fiori era stato scelto giusto dalla sorellina di Alessandro, a cui ora si dovrà spiegare che sì, i ladri fanno i ladri anche quando c’è la mietitrice con la falce fra le loro intenzioni e quell’attimo magico in cui forse, smettere di fare il ladro, è la sola cosa da fare.