Un orgoglioso Matteo Salvini “porta la ruspa” a Zingonia, e visita il complesso delle Torri. Un luogo, che con il tempo si è trasformato in un complesso di degrado urbano nella Bergamo culla della Lega. Così il Vicepremier : “Questi erano i palazzi dello spaccio, della prostituzione e del caos”.
La visita alle Torri
E in questa roccaforte del degrado Salvini entra, telecamere al seguito, e mostra rottami di elettrodomestici, computer abbandonati e auto vandalizzate. “Chi aveva diritto è stato sistemato altrove, c’è ancora qualcuno… pochissimi, che stanno facendo resistenza” racconta. “Guardate che roba. Immaginatevi queste centinaia di belle persone che casino potevano fare”, aggiunge riferendosi a chi aveva occupato gli appartamenti ed è stato allontanato. Ma poi rassicura: “Ora i grattacieli saranno rasi al suolo, lo faremo entro quest’anno. Questi spazi torneranno a disposizione di persone normali”.
L’iscrizione sul muro
Matteo Salvini è quasi giunto al termine del tour alle Torri, quando voltando lo sguardo nota una scritta in arabo su un muro, proprio sopra una montagna di rifiuti. E non perde occasione per fare dell’ironia: “Credo che dica ‘benvenuto Matteo’ o ‘grazie Ministro'”.
Ironia fuori luogo
Ironia fuori luogo però: la scritta è tipica delle città di cultura araba, tra Africa e Medio Oriente. Recita così: “La pulizia viene dalla fede, e la sporcizia viene dal diavolo”. L’equivalente del nostro “vietato gettare rifiuti” , per intenderci. Anche se l’invito non è stato colto, pare.
Però almeno, apprezziamo la buona volontà.