Assalto a un pullman di studenti in visita a un bene confiscato alla camorra, un gruppo di ragazzini del posto ha messo in atto un vero e proprio blitz con lancio di uova e utilizzo di bastoni all’indirizzo di una comitiva che stava visitando un’area confiscata ai Casalesi a Casapesenna.
L’aggressione
L’aggressione è avvenuta ieri ai danni di un gruppo di studenti provenienti dalla provincia di Pisa. Secondo i portali del territorio, l’incredibile scena si sarebbe materializzata all’improvviso davanti agli occhi dell’autista del mezzo.
Uova, sassi e bastoni contro la comitiva, tanto che l’uomo è stato costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa, dopo essere stato centrato da uno dei proiettili.
I colpevoli
A compiere il gesto un gruppo di ragazzini che avevano aspettato il mezzo e poi avevano attaccato. Sulle cause del gesto, oltre che la comprensibile e non del tutto infondata inquietudine per un raid “commissionato”, sono state avviate anche indagini certosine da parte dei Carabinieri.
Lo proprio quello di dissipare ogni dubbio o certificare amaramente la natura di quell’attacco. Non è escluso infatti che, trattandosi di un luogo, quello teatro del blitz, sequestrato alla camorra in un vero santuario dei casalesi, la città del boss Zagaria, qualcuno possa aver avuto interesse a sobillare i ragazzini a mandare un messaggio trasversale.
Durissima le reazione del sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa in merito alle comprensibili reazioni “di pancia” degli aggrediti: “Sono indignato e mi vergogno per tutto ciò. Probabilmente i ragazzini hanno preso di mira queste persone senza sapere davvero chi erano e perché erano qui. Ma io non posso accettare parole ingiuriose sul mio paese e sulla mia gente. (…) La mentalità di questi ragazzini è assolutamente da rivedere e da punire, ma non possiamo pagare tutti per le conseguenze del comportamento di pochi”. Come a dire che, se non effettivo, il movente etico di quel blitz c’era tutto.