Il figlio del pentito Angelo Siino, Giuseppe, 47 anni, si sarebbe ucciso sabato 16 febbraio a San Michele delle Abbadesse, Padova. Ma la storia rimane ancora tutta da chiarire. Il “suicidio” è successo in una località protetta dove l’uomo si era trasferito con la famiglia dopo il pentimento del padre.
Angelo Siino
Angelo Siino era ai vertici di Cosa Nostra quando imperavano Totò Riina e Bernardo Provenzano. Veniva definito il Ministro dei lavori pubblici e degli appalti della mafia. Era lui che gestiva la macchina dei maxi appalti delle grandi opere pubbliche in Italia dove inseriva in consorzio e altre associazioni di impresa.
Giuseppe Siino
Il suicidio del figlio, Giuseppe Siino, è avvenuto dopo l’ennesima lite con la moglie. La donna, secondo quanto ricostruito per ora dagli investigatori, da molto tempo subiva violenze e vessazioni da parte del marito. Ieri avrebbe deciso di denunciarlo: ha preso con sé il figlioletto e ha chiesto asilo ai vicini di casa, chiedendo loro anche di chiamare i carabinieri.
Quando i vicini sono andati a casa Siino per convincere l’uomo a smetterla con le violenze, l’hanno ritrovato a terra, ormai privo di vita. Impugnava la pistola, regolarmente detenuta dalla moglie, con la quale si era sparato alla testa. Il pm, data la dinamica talmente chiara dell’accaduto, ha ritenuto che non fosse necessario inviare il medico legale sul luogo.