Espulsione firmata per un tunisino di 33 anni, per motivi di sicurezza dello Stato. Questo il motivo che ha spinto il Ministro dell’Interno Matteo Salvini a decretare l’espulsione dell’uomo, che in carcere si era radicalizzato al punto da rifiutare contatti con altre persone all’interno del penitenziario. Era violento, sia verso le guardie sia verso i detenuti.
L’uomo si trovava in carcere per reati comuni, ma era già noto all’intelligence. Il tunisino infatti aveva già scontato un periodo di detenzione a Palermo, e in quell’occasione aveva stretto amicizia con Anis Amri, l’autore dell’attenato di Berlino del dicembre 2016.
Questa è la 14esima espulsione dall’inizio dell’anno. 126 invece le persone espulse in tutti il 2018.