Busta con proiettile e auto incendiata alla docente che avrebbe “osato” insinuare che suo figlio aveva bisogno di un insegnante di sostegno. Brutta vicenda a Messina, dove è stato arrestato un uomo in merito a fatti avvenuti alla fine dello scorso anno scolastico.
Atto intimidatorio all’insegnante
Le indagini hanno infatti permesso di appurare che l’autore di quei gesti, incendio dell’auto e minaccia in stile “mafioso”, era proprio il padre di un alunno della vittima. La donna, qualche mese fa, aveva trovato la sua auto data a fuoco completamente, in pieno centro.
Neanche il tempo di far passare qualche giorno dal rogo che la quiete domestica della donna e il suo sistema nervoso vennero messi ancora a durissima prova: una busta contenente un proiettile calibro 7.65 le venne fatta recapitare a casa.
Cosa c’è dietro il caso del piccolo
La donna allertò i Carabinieri e partirono le indagini. Partirono proprio, come è giusto che sia, dalla vita della vittima delle intimidazioni, in primis dall’ambiente in cui lavorava, quello scolastico. Si era appurato perciò che, nelle more delle numerose piste che gli inquirenti battevano, una in particolare sembrava rispondere a requisiti oggettivi.
L’insegnante aveva avuto qualche evidente problema con un suo alunno e, a suo tempo, aveva convocato suo padre chiedendogli se non fosse il caso di chiedere un insegnante di sostegno. Pare che l’uomo non l’avesse presa benissimo. Troppo poco per configurare un nesso di concausa fra quell’episodio e reati gravi come un incendio doloso e una minaccia.
Arrestato il padre del bambino
Tuttavia le indagini erano andate avanti, alla ricerca di riscontri oggettivi, elementi certi che potessero spingere la Procura a chiedere un provvedimento di cautela. Pare che quegli elementi siano emersi, almeno in maniera preliminare e tutta da comprovare nella sede del dibattimento. Il padre del ragazzo è stato arrestato in quanto presunto responsabile di quegli atti persecutori.