
Si apre un nuovo capitolo nell’odissea della Sea Watch 3, che ieri aveva ricevuto il via libera per lo sbarco dei migranti nel porto di Catania. Al termine delle operazioni di sbarco, gli ispettori della Guardia Costiera di Catania sono saliti a bordo della nave per eseguire una verifica tecnica sulle condizioni della nave ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Dell’attività “è stata informata l’Olanda, quale Amministrazione di bandiera dell’unità”, secondo quanto riferito dalle autorità.
Le non conformità
Il Comando generale delle Capitanerie di Porto ha fatto sapere però, che durante l’attività ispettiva della Guardia Costiera sulla nave Sea Watch 3 “sono state rilevate una serie di non conformità relative sia alla sicurezza della navigazione che al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino”. Questo significa che la nave non è autorizzata a lasciare il porto di Catania fino a che non saranno risolti i problemi rilevati.
La risoluzione delle non conformità
Chiamata in causa anche l’Olanda, perché le “non conformità” sulla nave, “certificata quale pleasure yacht”, dovranno essere risolte anche con l’intervento dell’Amministrazione di bandiera. Che si avvarrà della cooperazione con gli ispettori specializzati della Guardia Costiera e il 6° Reparto – Sicurezza della Navigazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.