Il gruppo francese del lusso Kering, che possiede anche il marchio Gucci, è al centro di un’inchiesta. Secondo una verifica della Guardia di Finanza, su disposizione della Procura di Milano, dalla fine del 2017 Kering dovrebbe versare delle tasse. Si parla di un totale di 1,4 miliardi di euro da destinare al fisco italiano.
Trema il colosso Kering
Il gigante della famiglia Pinault, a tal proposito, ha inteso respingere ogni tipologia di accuse a riguardo. Una relazione, stando a quanto dichiarato da Kering, verrà esaminata da un’unità dell’Agenzia delle Entrate. Successivamente si propenderà per la decisione finale.
Proprietaria anche di Gucci
Non solo Gucci ma anche altri brand storici della moda e degli accessori. Tra questi figurano Bottega Veneta e Saint Laurent, oltre a tanti altri, per un fatturato complessivo, relativo al 2017, che tocca la cifra di 10,8 miliardi di euro.
Cosa viene contestato a Kering
La cifra evidenziata dalla Guardia di Finanza sarebbe relativa agli anni che vanno dal 2011 al 2017. La società, in questo caso, avrebbero condotto delle attività commerciali in Italia evadendo le tasse attraverso un sistema di esterovestizione.
La posizione del gruppo
«Kering è fiducioso – precisa il gruppo – sui procedimenti attualmente in corso e continuerà a cooperare pienamente in completa trasparenza con le autorità fiscali italiane per difendere tutti i suoi diritti. Abbiamo implementato uno stretto monitoraggio dei propri rischi fiscali. Oltre a questo è stato adottato un approccio prudente nell’apprezzamento delle proprie esposizioni fiscali».
Indagini terminate a novembre
La Procura di Milano, intanto, aveva chiuso le indagini già nello scorso mese di novembre. Una possibile trattativa con l’Agenzia delle Entrate potrebbe inficiare sul procedimento penale.