È l’alba a Prato, quando i Carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale pratese hanno arrestato due persone per sfruttamento di manodopera in condizioni di bisogno. Il duplice arresto è avvenuto in seguito all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due coniugi, imprenditori.
Si tratta di due cittadini cinesi, entrambi di 38 anni. Alla moglie è stato notificato il divieto permanente di dimora nel Comune di Prato. Il marito invece è finito in carcere. Secondo quanto accertato dai carabinieri, dal novembre scorso ad oggi la coppia ha impiegato 21 operai cinesi, obbligandoli a turni di lavoro massacrati di 16 ore al giorno nel loro laboratorio tessile ‘Confezioni Kedan’. Oltretutto, in situazioni di sicurezza precarie e in condizioni alloggiative degradanti, senza riposi o ferie. E il salario mensile, sebbene ancora da quantificare, è considerato irrisorio.
La perquisizione
La perquisizione della ditta ha permesso di sequestrare 23 banchi da lavoro per macchine taglia e cuci. Il valore è stimato attorno a 23.000 euro. C’era inoltre un furgoncino intestato alla titolare. Durante il controllo sono stati trovati sette operai cinesi nel laboratorio di confezioni e sono risultati clandestini. Per questo verranno denunciati per ingresso e soggiorno illegale.