Nuovo capitolo nella faccenda sulle monetine della Fontana di Trevi. Dopo la notizia dei giorni scorsi secondo cui il Comune di Roma avrebbe deciso di togliere alla Caritas le somme ricavate dalle monetine gettate dai turisti nella Fontana di Trevi, ecco la sindaca Raggi fa marcia indietro a gran velocità. E anzi, spiega all’Osservatore Romano, che si è trattato di un malinteso, che si sarebbe potuto evitare con una comunicazione più chiara.
Virginia Raggi scende in campo in prima persona: “Garantisco io, in prima persona, che non verrà mai meno il contributo di questa amministrazione”. Eppure, come fa notare Il Messaggero, l’atto votato dall’esecutivo comunale diceva esplicitamente che il ricavato della Fontana “dovrà essere destinato in misura prevalente al finanziamento di progetti sociali e per la restante parte alla manutenzione del patrimonio culturale”, escludendo chiaramente la Caritas a partire da aprile.
I commenti a sfavore
Ma non tutti sono soddisfatti della mossa di Virginia Raggi. La Responsabile del Sociale, Laura Baldassarre ha infatti commentato: “Avremmo solo voluto rompere un monopolio per finanziare sempre progetti sociali, ma gestiti anche da enti laici e non solo confessionali…”.
Gli attacchi di Pd e Forza Italia
Così Virginia Raggi ha prestato il fianco alle critche anche del Pd, dalle cui fila si parla di “figuraccia mondiale” della Sindaca grillina. E Maurizio Gasparri propone ironico di lanciare monetine all’indirizzo della Raggi.
L’accordo
Infine è stato raggiunto un accordo: la Caritas gestirà tutte le attività. Ma i fondi delle fontane saranno ancorati a progetti per il sociale approvati dal Comune. All’Acea, che conteggerà le monetine, andrà un contributo di 2mila euro.