La Corte di Cassazione ha confermato la validità dell’ipotesi d’accusa di omicidio preterintenzionale per i fatti di Piazza San Carlo. In quell’occasione ci fu un morto mentre i feriti arrivarono ad oltre 1500. Il reato è contestato dalla Procura verso alcuni componenti della cosiddetta “banda dello spray al peperoncino”.
Accusa di omicidio preterintenzionale
I pubblici ministeri Roberto Sparagna e Paolo Scafi intendono procedere per omicidio preterintenzionale. I giovani generarono il panico servendosi di spray urticante. I magistrati torinesi hanno chiesto la custodia cautelare in carcere per questo reato e la Cassazione ha dato loro ragione. Respinto, di fatto, il ricorso portato avanti dalle rispettive difese.
L’episodio di Piazza San Carlo
Nel centro di Torino, il 3 giugno 2017, in occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, si riunì il popolo bianconero per vedere sul maxi-schermo l’ultimo atto della competizione. Durante la gara alcune persone spruzzarono dello spray al peperoncino. Nella calca perse la vita Erika Pioletti. La ragazza, 38enne di Domodossola, fu colta da un infarto da schiacciamento a seguito del panico creato tra la folla presente.